Spese sanitarie detraibili: l’elenco completo
Le detrazioni sulle spese sanitarie è senza dubbio una delle voci più presenti nella dichiarazione dei redditi dei contribuenti italiani. E non interessa solo i medicinali. Ecco perché è importante conoscere l’elenco completo di ciò che si può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Elenco delle spese sanitarie detraibili
A fissare l’elenco delle spese sanitarie detraibili è stata, ovviamente, l’Agenzia delle Entrate:
- prestazioni rese da un medico generico (comprese quelle di medicina omeopatica);
- acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
- prestazioni specialistiche;
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie;
- prestazioni chirurgiche;
- ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici;
- trapianto di organi; cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
- acquisto o affitto di dispositivi medici/attrezzature sanitarie, comprese le protesi sanitarie;
- assistenza infermieristica e riabilitativa (fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera);
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.
Dubbi chiariti dalla Circolare esplicativa rilasciata dell’AdE
L’Agenzia chiarisce anche alcuni dubbi sulla detraibilità per le prestazioni rese da psicologi e psicoterapeuti per finalità terapeutiche, considerate detraibili, così come prestazioni rese da ambulatori specialistici per la disassuefazione dal fumo di tabacco, la massofisioterapista, le prestazioni di dermopigmentazione delle ciglia e sopracciglia effettuate per rimediare a danni estetici causati dall’alopecia universale.
È possibile usufruire della detrazione anche per l’acquisto di una parrucca, a patto che sia impiegata per sopperire a un danno estetico dovuto ad una patologia.
Le spese sanitarie non detraibili
Nella Circolare, l’Agenzia delle Entrate elenca anche quali sono le spese non detraibili. Tra queste troviamo la circoncisione rituale «non finalizzata alla soluzione di patologie cliniche» e le spese per il test del Dna per il riconoscimento della paternità. Restano fuori dalla detrazione del 19% anche le prestazioni degli osteopati e dei pedagogisti, le spese per l’acquisto e la realizzazione di una piscina, anche se utilizzata per scopi terapeutici (idrokinesiterapia).
A esclusione delle spese farmaceutiche, tutte le prestazioni detraibili, già dall’anno scorso, erano presenti nella dichiarazione precompilata. Da quest’anno troviamo anche le spese sostenute in farmacia, grazie al Servizio Tessera Sanitaria. Questo non esonera il contribuente dal dover conservare la documentazione, fattura o scontrino fiscale. Ricordiamo che la detrazione spetta anche se l’acquisto avviene online e anche se non si è in possesso della prescrizione medica.
di Laleggepertutti
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